Rifiuti, veleni e 'ndrangheta
Al Sant'Anna trasloco a rischio

Lo scandalo della Perego Strade rischia seriamente di non far aprire il nuovo ospedale. L'inchiesta della procura è per traffico illecito di rifiuti ed emerge che all'accusa principale il pm potrebbe aggiungerne altre, legate a ipotetiche violazioni della sicurezza sul posto di lavoro degli operai

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g.roncoroni

Quale sarà il destino del nuovo ospedale? Lo scandalo legato alla Perego Strade richia di creare grossi problemi all'apertura del Sant'Anna bis prevista per fine settembre. «Nessun commento, per ora - dice Andrea Mentasti, il direttore generale dell'azienda ospedaliera, l'unico preposto a fornire qualche risposta quantomeno in materia di trasferimento -. La prossima settimana, tra lunedì e martedì incontreremo i responsabili della società che ha realizzato l'ospedale (si chiama «Progetto nuovo Sant'Anna»). Poi, sulla base delle indicazioni che avremo da loro, decideremo il da farsi». La sensazione è quella che lo spostamento dalla vecchia alla nuova sede, atteso per l'ultima settimana di settembre, sia decisamente a rischio, quantomeno alla luce dei tempi tecnici necessari a organizzare e a effettuare i carotaggi che la Procura della Repubblica di Como dovrebbe disporre per capire cosa è stato smaltito. Si allontana l'ipotesi di un sequestro cautelare, ma la situazione rimane molto delicata. Dal punto di vista dell'inchiesta comasca, aperta per traffico illecito di rifiuti, emerge intanto che all'accusa principale il pm Giuseppe Rose potrebbe aggiungerne altre, legate a ipotetiche violazioni della sicurezza sul posto di lavoro degli operai che in questi mesi hanno lavorato in cantiere. Il sottosuolo andrà comunque "scandagliato. Nell'ipotesi in cui fosse confermata la presenza di veleni, a correre i rischi maggiori sarebbero senz'altro le falde e i corsi d'acqua. L'ospedale si colloca tra il torrente Seveso e il torrente Valle Grande, che prima dell'inizio dei lavori attraversava l'area da nord a sud. Il Valle Grande fu deviato, spostato circa 50 metri più a valle.