"Libera università A. Volta"
L'idea: Como indipendente

Como si stacchi da Varese e divenga un polo universitario autonomo: l'università «Alessandro Volta». A proporre questa ricetta radicale per guarire i tanti mali che affliggono la sede comasca dell'Università dell'Insubria è un docente dello stesso ateneo, Paolo Bernardini, ordinario di Storia moderna a Como.

COMO Como si stacchi da Varese e divenga un polo universitario autonomo: l'università «Alessandro Volta». A proporre questa ricetta radicale per guarire i tanti mali che affliggono la sede comasca dell'Università dell'Insubria è un docente dello stesso ateneo, Paolo Bernardini, ordinario di Storia moderna a Como (facoltà di Giurisprudenza). Due giorni fa, d'altra parte, è arrivata l'ennesima brutta notizia per Como, con la chiusura del corso in «Economia e management». E da tempo ormai si susseguono le polemiche per lo scarso peso del polo lariano rispetto a quello di Varese (nei mesi scorsi era stata la facoltà comasca di Scienze a perdere corsi e docenti). Secondo Bernardini la soluzione è una sola: rivedere la scelta iniziale, rivelatasi errata, di «un'università a rete o a sistema territoriale». E rendere indipendenti Como e Varese. Una proposta che trova subito l'appoggio del vicesindaco e assessore all'Università, Ezia Molinari: «Ormai i segnali sono fin troppo chiari - sottolinea Molinari - È giunto il momento di fare una riflessione seria e verificare se ci sono le condizioni per andare avanti in modo diverso, vale a dire con un'università della città di Como. In teoria dovrebbe esserci parità tra la sede di Como e quella di Varese ma, vista la situazione attuale, dobbiamo valutare altre strade». Anche gli studenti comaschi dell'Insubria, tra l'altro, annunciano una presa di posizione molto netta sul caso Economia e su quanto accaduto negli ultimi tempi, posizione che verrà resa pubblica al termine di un confronto già fissato per domani mattina al Teatro Sociale. L'analisi di Bernardini, intanto, è molto chiara: «Purtroppo - scrive il docente nella lettera che pubblichiamo qui accanto - i modelli di università a rete o sistema territoriale sono assai infelici, e lo erano già nel 1998, quando l'Insubria su tali modelli è stata creata». «Che Varese abbia da sempre fatto la parte del leone, è innegabile - aggiunge - perché ovviamente dove hanno sede gli uffici amministrativi e il rettorato si trova in effetti il baricentro del potere». Di qui il suggerimento: «La soluzione che propongo è quella di dare piena indipendenza ai due atenei. Creare a Como un'università indipendente: l'Università di Como “Alessandro Volta”. Se Como avesse la sua università, con il suo nome, anche le autorità, i notabili, i ricchi e tutta la cittadinanza - nota - vedrebbero con maggior simpatia l'università, essa diventerebbe parte del tessuto cittadino, cosa che oggi in effetti non è, e acquisterebbe presto risonanza internazionale. Certamente Como e Varese divise avrebbero pochi studenti per ora, ma crescendo entrambe in piena libertà, senz'altro attirerebbero un maggior numero di studenti negli anni futuri, e sponsor locali sarebbero maggiormente invogliati ad investire in sapere».
Mi. Sa.








 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo La lettera di Bernardini