Poste, l'impiegata in pensione:
"Ora farò il viaggio di nozze"

Grandate: Maria Campa lascia l'ufficio dopo 26 anni di servizio. «Quando mi sono sposata con mio marito ho avuto dieci giorni di permesso e delle cose da fare. Negli anni, poi, abbiamo sempre usato le ferie per andare a trovare i parenti. Adesso possiamo permetterci una bella vacanza rilassante di un mese».

GRANDATE La Posta dei record di longevità perde i pezzi. Dopo la portalettere Giuseppina Amato, in pensione a metà novembre dopo 26 anni di servizio, tocca ora a Maria Campa che raggiunge lo stesso traguardo dopo una militanza altrettanto lunga. Anno nuovo, vita nuova, recita il motto e per la signora Maria significherà non trovarsi più dietro il vetro dello sportello per ottemperare alle necessità dei grandatesi. Originaria del Salento, di Castrignano dei Greci, in provincia di Lecce, è giunta a Como, per effetto della chiamata delle Poste, ha trovato anche l'amore e ha deciso di stabilirsi definitivamente. «Sono venuta a Como perché ero stata assunta come trimestrale. Ho lavorato agli uffici di Como centro e poi Como ferrovia, prima di esser trasferita a Grandate in cui sono rimasta per 26 anni. Una volta qui ho incontrato mio marito che faceva il finanziere, ci siamo sposati e abbiamo avuto due figlie». Tutti i giorni avanti e indietro dal capoluogo per raggiungere l'ufficio postale, Maria Campa si è inserita bene fin da subito in paese, grazie alla disponibilità dei grandatesi: «Sono contenta perché qui mi hanno proprio adottata, ed è come diventato il mio paese di nascita. Mi sono sempre trovata bene anche con tutti i colleghi. Il paese si è ingrandito molto in questi anni e ho visto molte persone nascere e crescere. Proprio oggi, (ieri, ndr) è venuta una ragazza, nata contemporaneamente alla mia seconda figlia, con la carrozzina. Con il mio carattere, mi sono adattata bene; c'è sempre stato un bel dialogo con tutti, con ogni famiglia. Sapendo che sono una persona riservata, le persone ne hanno sempre approfittato, quasi per sfogarsi». Da domani le cose cambieranno, ma il primo obiettivo è già chiaro: «Faremo il viaggio di nozze – spiega Maria –. Quando ci siamo sposati ho avuto dieci giorni di permesso e delle cose da fare. Negli anni, poi, abbiamo sempre usato le ferie per andare a trovare i parenti in Puglia e in Sardegna. Adesso possiamo permetterci una bella vacanza rilassante di un mese».

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