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Venerdì 14 Gennaio 2011
«Strisciate per terra e guarirete»
Accuse al guru delle anoressiche
Sentiti ieri i primi tra i 160 testimoni del processo contro l'ideatore della casa di cura SanVita. L'ex collaboratrice bulgara: "Le pazienti dovevano vendere casa per pagare le rette"
Sfilano in aula i primi degli oltre 160 testimoni del processo contro l'ideatore della casa di cura svizzera SanaVita, del forum Crisalide per la cura dell'anoressia di Como, della casa di accoglienza per ragazze affette da disturbi dell'alimentazione a Cascina Respaù, sul Baradello. Una galassia truffaldina, come l'ha bollata il pubblico ministero Mariano Fadda, capace di rastrellare milioni di euro - scomparsi nelle banche di Svizzera e Liechtenstein - a centinaia di ragazze malate.
Il profitto, prima di tutto. Secondo Galina Novacheva, la testimone d'apertura del dibattimento, l'ex collaboratrice bulgara e grande accusatrice di Waldo Bernasconi, il telefono amico delle anoressiche doveva servire solo e - quasi - esclusivamente per reclutare clienti da spremere: «Dovevamo anche convincere le pazienti che avevano una casa a venderla per pagare le rette di SanaVita», ha detto in aula. «Non dovevamo perdere tempo con la gente che non aveva i soldi per andare» nella casa di cura di Breganzona. E, alle indecise, «dovevamo spiegare che potevano chiedere il rimborso della retta alle loro Asl». Una ricostruzione confermata, sostanzialmente, anche dalla seconda testimone di giornata, la psicologa comasca Sara Castiglioni, stagista per quattro mesi a SanaVita e poi collaboratrice del Forum Crisalide prima di andarsene.
Il pubblico ministero, nelle sue domande, ha insistito molto sulle modalità delle terapie ideate da Bernasconi. A cominciare dal rito della sottomissione. Spiega ancora Sara Castiglioni, facendo l'eco alla Novacheva: «Alcune sedute mi sono sembrate esagerate. Le ragazze dovevano strisciare per terra e sottomettersi. E questo strisciare doveva essere ripetuto fino a quando non era considerato corretto dagli educatori».
Il processo si preannuncia lungo. La corte ha ammesso moltissimi testimoni dei legali degli imputati: segno che la linea difensiva sarà tenuta molto in considerazione, soprattutto per quanto riguarda tutti i singoli episodi di presunta violenza sessuale contestata dal pubblico ministero. Prossima udienza: martedì 25 gennaio.
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