"Zambrotta sindaco"
Fischi per Bruni

«Bruni, il tuo lungolago è di là» (sottointeso da piazza Cavour a Sant'Agostino). E ancora: «Vergogna, vergogna». «Basta, fai un altro muro!». E fischi. Tanti fischi. Tutti indirizzati al sindaco di Como Stefano Bruni presente all'inaugurazione del lungolago rifatto dalla stella del Milan

COMO «Bruni, il tuo lungolago è di là» (sottointeso da piazza Cavour a Sant'Agostino). E ancora: «Vergogna, vergogna». «Basta, fai un altro muro!». E fischi. Tanti fischi. Tutti indirizzati al sindaco Stefano Bruni durante la cerimonia per la riapertura provvisoria del lungolago, curata e finanziata dal calciatore Gianluca Zambrotta, trasformato in un eroe. C'è infatti, tra il migliaio di comaschi assiepati al di là delle transenne e in attesa di poter camminare sulla nuova passeggiata (una scelta, quella di limitare gli accessi per il taglio del nastro che ha fatto storcere il naso a molti, consiglieri comunali inclusi), chi urla più volte: «Zambrotta sindaco, non Bruni». Il sindaco, quello vero, è rimasto impassibile, limitandosi a definire l'episodio «un triste momento» e «incivili» tutti coloro che, in pratica, gli hanno impedito di parlare.
La cerimonia è stata aperta dal vescovo, Diego Coletti, che ha detto: «Tutto quello che favorisce l'incontro delle persone è qualcosa di bello e prezioso. Questa riapertura consente di fruire di uno dei posti più belli del mondo». Poi è toccato a Zambrotta parlare del "suo" lungolago definendolo «tratto affascinante che ci mancava da tanto tempo» e dicendosi «orgoglioso, da comasco doc, di aver contribuito a questo progetto». Ha citato le associazioni (in prima fila c'era l'Aism e, quando ha nominato l'ex assessore Fulvio Caradonna per ringraziarlo sono partiti alcuni fischi. Sulla polemica che ha travolto Bruni, il calciatore del Milan si è limitato a dire: «Le critiche ci stanno, è la democrazia. Ma oggi festeggiamo il lungolago». Bruni, invece, visibilmente contrariato al termine della cerimonia, non ha voluto commentare la durissima contestazione. Caradonna, invece, nelle scorse settimane ha di fatto aiutato Zambrotta nel realizzare il progetto: «È una riqualificazione notevole - ha commentato a margine dell'evento - non solo economicamente. Chi criticava lo ha fatto a sproposito, a Como si tende sempre a criticare prima».
In ogni caso da ieri e fino al 31 ottobre i comaschi possono tornare a passeggiare in riva al lago, almeno tra piazza Cavour e i giardini. Lo spazio è accessibile dal lunedì al giovedì dalle 8 a mezzanotte, dal venerdì alla domenica dalle 8 alla una del mattino. La sistemazione provvisoria prevede un maxi tappeto d'erba sintetica su tutta la passeggiata, un'area con giochi per i bambini, parapetti in cristallo, panchine in legno, pali illuminanti e una serie di lampadine a led incastonate vicino ai parapetti, tre cancelli per la chiusura notturna, spazi pubblicitari sui new jersey. Lungo la passeggiata l'idea è quella di organizzare una serie di eventi e un apposito calendario verrà messo a punto nei prossimi giorni.
Gisella Roncoroni

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