Raduno in piazza Cavour
Spettacolo di Harley e Vespa

Como si è svegliata con il rombo gagliardo e rumoroso delle motociclette americane in piazza Cavour e con il "ronzio" certo più discreto della gemma di casa Piaggio in largo Spallino.

COMO Quando  l'uomo con l'Harley Davidson incontra l'uomo con la Vespa... Probabilmente tutti e due smontano di sella e rimirano i reciproci mezzi, entrambi gioielli di design e, per tanti appassionati, autentici oggetti d'arte, oggetti di venerazione da parte di chi lucida, ripara, cura, mantiene in perfetta efficienza.
Como si è svegliata con il rombo gagliardo e rumoroso delle motociclette americane in piazza Cavour e con il "ronzio" certo più discreto della gemma di casa Piaggio in largo Spallino. Le Harley evocano il mito di "Easy rider", Billy e Capitan America "Born to be wild", nati per essere liberi, lanciati lungo le highways americane. Qui è di norma il pitonato e nonostante il caldo estivo il giubbotto di pelle nera è irrinunciabile così come la folta chioma, almeno dalla nuca in giù, per avere l'illusione di lanciarsi con il vento nei capelli anche se c'è l'obbligo del casco. Hell's Angels? Non proprio anche se qualcuno dei quattrocento accorsi al raduno comasco prima di dirigersi a Lugano vorrebbe tanto assomigliargli. Le Vespe, invece, evocano miti più caserecci: il "boom" economico, l'Italia che esce dalla guerra e si motorizza, le fanciulle portate nei prati non a cavalcioni del mezzo bensì più finemente sedute su un fianco, con la gonna lunga alla caviglia o come Audrey Hepburn e Gregory Peck in "Vacanze romane", ben diverso dal "road movie" di Dennis Hopper.
D'altronde ci sarà un motivo se alla Harley Davidson quello sporcaccione di Serge Gainsbourg ha dedicato un torrido brano affidato alla voce ansimante di Brigitte Bardot mentre la Vespa si deve accontentare di Cesare Cremonini.
Alessio Brunialti

© RIPRODUZIONE RISERVATA