Trecentomila euro da incassare:
Veleso ricco, ma solo sulla carta

In vista controlli sui tributi, ma niente aumenti di Ici e addizionale Irpef

VELESO Il sindaco, Daniele Galimberti, la prende sul ridere facendo una battuta, ma la recente approvazione del bilancio 2011 ha lasciato qualche strascico ed altri, dice il primo cittadino, rischia di lasciarne in futuro. «La nostra municipalità ha un bilancio di 380mila euro e, come è risultato dalla salvaguardia degli equilibri di bilancio, di 308mila di residui da incassare; quando arriveranno quei soldi, sarò quasi tentato di pagare una pizza ai consiglieri...».

Celia a parte, Galimberti sottolinea che la difficile situazione economica della municipalità velesina, peraltro non dissimile da quella degli altri Comuni italiani, è anche figlia di una elevata somma di denaro ancora da incassare.
«Non siamo preoccupati per la gestione di cassa o per lo stesso bilancio comunale» - illustra il sindaco - «ma riteniamo opportuno da qui in poi muoverci celermenteper il recupero di quanto dovuto».

Da parte sua l'ex sindaco e capogruppo di minoranza, Egidio Binda, segnala che la singolare situazione è figlia anche delle leggi «poiché» - dice - «l'incasso dell'Ici è vincolato a metà giugno e, dunque, fino al termine di scadenza, il Comune nulla incassa».

Su un punto maggioranza e minoranza si sono trovate d'accordo: effettuare verifiche per valutare se vi sia, ed eventualmente quanto, evasione da parte degli amministrati per ciò che riguarda tributi quali la stessa Ici e l'acqua, promettendo interventi volti a colpire situazioni di morosità.

Disco rosso, invece, sia da parte di Galimberti sia di Binda, per quanto riguarda la proposta del revisore dei conti di aumentare Ici e addizionale Irpef.
                                                                                     Gianluigi Valsecchi

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