25 Aprile con litigio
per i neofasciti a Como

Il presidente dell’Anpi attacca Lucini e prefettura

«Non potete più tollerare certe manifestazioni»

Si arrabbia il prefetto Corda: «L’attenzione c’è»

Como

Polemica dal palco di fronte al monumento alla Resistenza, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile. L’ha innescata Guglielmo Invernizzi, presidente dell’Anpi di Como, nel suo intervento davanti a oltre 300 persone. Un attacco a prefettura e questura, ma anche al sindaco Mario Lucini, colpevoli secondo Invernizzi di sottovalutare la presenza di movimenti neofascisti sul territorio comasco.

«Da anni è in atto una recrudescenza di attività neofasciste e filonaziste sul nostro territorio - ha detto Invernizzi - Alcune di queste occupano spazi pubblici in cui si sprecano saluti fascisti, simboli e atteggiamenti che contrastano con le leggi vigenti. Oltre ad aver avuto più di un incontro con le autorità su questi problemi, abbiamo inoltrato segnalazioni e un esposto-denuncia, ma tutto è finito nel nulla. Non abbiamo mai visto una denuncia d’ufficio su questi reati, lo dico con sincerità e con preoccupazione. Non siamo soddisfatti delle risposte che abbiamo avuto».

Un botta e risposta

Parole molto critiche che hanno visibilmente irritato il prefetto Bruno Corda.

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