Il rilancio turistico di Ponna
passa per l'alpeggio comunale

Via libera della Regione al progetto di riassetto finanziato con fondi europei

PONNA Sviluppo della montagna e turismo ambientale  passano anche attraverso gli alpeggi: via libera della Regione Lombardia al turismo in quota che, attraverso il Piano di sviluppo rurale, ha destinato fondi dell'Unione Europea al Comune di Ponna per la trasformazione dell'alpeggio da secoli di proprietà del demanio municipale.

I fondi erogati dal Pirellone ammontano a circa 330mila euro e dovranno essere utilizzati entro il mese di aprile, per la ristrutturazione dei fabbricati in quota ai fini dell'utilizzo integrato per il turismo di montagna.

«La destinazione primaria saranno sempre i fini agro - silvo - pastorali e di vendita dei prodotti caseari e di trasformazione, da parte deell'azienda di allevamento che ha in gestione la malga fino ad ottobre del 2013» - spiega il sindaco, Gianantonio Sala - «In aggiunta, con questo progetto, l'alpeggio avrà due camere disponibili, con servizi igienici, e un salone attrezzato ai fini ricettivi. Escursionisti e appassionati di montagna, durante le loro passeggiate ai piedi o in rampichino, potranno visitare l'azienda, vedere da vicino come si producono burro e formaggio, ristorarsi e anche fermarsi in alpeggio, per soggiorni brevi o prolungati».

L'alpeggio è ubicato a quota 1130 metri di altezza ed ha una superfice di 46 ettari, di cui circa la metà destinata al pascolo, monticata principalmente da  bovini e capre. È raggiungibile con la strada carrozzabile che dal centro paese porta verso il rifugio Boffalora, oppure attraverso alcuni sentieri segnati in quota.

L'Alpe viene caricata ogni annuo dal primo maggio a metà novembre. Attualmente la gestisce in affitto l'azienda agricola Soldati di Ponna. Il progetto di recupero, inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2012 - 2014,  è stato redatto dal geometra Francesco Curti con la collaborazione del tecnico comunale Michele Beretta.

«I pascoli e le malghe sono una ricchezza il cui valore non va  misurato solo dal punto di vista produttivo. Grazie soprattutto  alla presenza degli alpigiani  possono essere garantite la manutenzione  ambientale e la salvaguardia del territorio, che potrà così essere sfruttato anche dal punto divista della fruibilità turistica  e dall'escursionismo di montagna» - conclude il sindaco - «Non dimentichiamo  che da secoli la pastorizia d'alpe, oltre ad essere un elemento centrale di tutela  del paesaggio tipico delle nostre montagne, rivestie un importante ruolo storico e sociale, oltre che economico, per tutta la Val d'Intelvi».

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