Terremoto a Como
Controlli nelle scuole

Terremoto, il giorno dopo. E' cominciato con un appello del capo dell'ufficio scolastico provinciale, Claudio Merletti; è proseguito con una serie di sopralluoghi dei tecnici comunali e provinciali ed è culminato con una lettera a tutte le scuole superiori firmata dall'assessore provinciale ai lavori pubblici, Pietro Cinquesanti.

COMO Terremoto, il giorno dopo. Ieri, è cominciato con un appello del capo dell'ufficio scolastico provinciale, Claudio Merletti; è proseguito con una serie di sopralluoghi dei tecnici comunali e provinciali ed è culminato con una lettera a tutte le scuole superiori firmata dall'assessore provinciale ai lavori pubblici, Pietro Cinquesanti.
«Dobbiamo riflettere e molto seriamente - è il messaggio di Merletti - su quanto è successo nelle scuole di ogni ordine e grado. Il comportamento non è stato omogeneo: in alcune scuole, gli studenti e il personale sono usciti. In altre, tutti in classe. Un conto sono le simulazioni dell'emergenza. Un conto è l'emergenza reale».
Come dire che le simulazioni, nelle scuole, negli uffici, nelle comunità, si riducono a trascorrere un'ora diversa dalle altre e quando c'è l'evento, non sono applicate le procedure? «Il terremoto dell'altro ieri rappresenta un'occasione per capire che cosa non ha funzionato », conclude Merletti e non è una posizione isolata.
Anche l'assessore provinciale Pietro Cinquesanti ha intenzione di mettere a punto una mappa completa della situazione delle scuole, ovvero la fotografia dello stato di fatto il giorno dopo la scossa sismica. Ieri, non appena terminata la giunta, ha dettato una lettera, in cui chiede a tutti i capi d'istituto di verificare eventuali lesioni o sospette conseguenze da terremoto e preannuncia un sopralluogo tecnico in tutte le sedi.
«Un'occasione anche per la prevenzione - dice Cinquesanti - Io ho grande stima dei presidi, ma preferisco che siano i tecnici a dare un occhio, in modo che non sfugga niente e qualsiasi evidenza sia qualificata».
Le prime segnalazioni: dalla Magistri Cumacini, per distacco di calcinacci e di giunti, peraltro atteso, visto il terreno "ballerino", come l'ha definito Cinquesanti, due gallerie sottostanti; dal Liceo Teresa Ciceri, dall'istituto Leonardo Da Vinci e dal Caio Plinio.
«Finchè c'è l'amministrazione provinciale, scuole sotto controllo - è la battuta di Cinquesanti - poi, se la vedrà chi arriverà. Finchè ci siamo noi, i sopralluoghi vengono fatti».
Anche i tecnici del Comune di Como hanno effettuato sopralluoghi: passati in rassegna monumenti ed edifici pubblici, risultati indenni, l'attenzione si è concentrata sulle scuole di via Fiume, via XX Settembre e Civiglio che avevano segnalato crepe post - terremoto già l'altro ieri. Ieri, sopralluoghi nelle scuole di via Brambilla e di Monteolimpino, ma nessun esito rilevante.

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