Buche e neve a Como
Si indaga sugli appalti

Le aziende incaricate del servizio salatura strade hanno ricevuto, in un anno poco nevoso, 750mila euro dall'amministrazione comunale.
Una cifra da molti considerata eccessiva, soprattutto se rapportata a quella versata da altri enti pubblici.

COMO Il tormentone dell'inverno appena archiviato - da tutti tranne che da un meteo capriccioso - è stato il balletto dei fax sulla salatura delle strade ghiacciate e la spalatura della neve. Da un lato gli uffici di Palazzo Cernezzi, psichedelici gestori dell'interruttore collegato a un bilancio ridotto agli sgoccioli, protagonisti di ordini contraddittori riguardo la pulizia delle strade: oggi sì, domani no. Dall'altro le aziende incaricate del servizio, le quali hanno ricevuto - nel corso di un inverno si freddo ma decisamente poco nevoso - 750mila euro dall'amministrazione comunale.
Una cifra da molti considerata eccessiva, soprattutto se rapportata a quella versata da altri enti pubblici.
E tale, probabilmente, la considerano anche gli uomini della guardia di Finanza. Che ieri mattina hanno perquisito gli uffici di una di quelle ditte, la Selva Mercurio di via Alciato. Le fiamme gialle hanno acquisito tutta la documentazione inerente gli appalti con il Comune: fatture, contratti, ma pure i subappalti ad altre aziende; documentazione legata alla manutenzione delle strade della città, il rappezzo delle buche, la cura dei marciapiedi e anche il servizio neve.
L'operazione dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Como si inserisce nell'inchiesta aperta lo scorso settembre dalla Procura e nata per via di un certificato tecnico rilasciato dal Comune considerato sospetto, e vecchio di dieci anni.
Le fiamme gialle, in particolare, indagano per turbativa d'asta e falso. Sotto accusa sono già finiti due funzionari di Palazzo Cernezzi - il responsabile del settore Reti, Impianti tecnologici e Protezione civile Antonio Viola e il collega del settore mobilità Antonio Lorini - e un imprenditore, il legale rappresentante della Selva Mercurio, Stefano Ferrari.
Un atto dovuto, la loro iscrizione nel registro degli indagati, nell'ambito di un accertamento su una certificazione rilasciata dagli uffici di via Vittorio Emanuele e utilizzata dalla ditta di via Alciato per ottenere il patentino di conformità "Soa", che attesta la sussistenza di requisiti tecnici e finanziari delle aziende che vogliono acquisire un incarico, soprattutto con gli enti pubblici.

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