Pensioni d'oro a Como
Un milione all'anno

I privilegi della casta sono infiniti. Sono 13 gli ex parlamentari lariani che percepiscono una pensione parametrata agli anni spesi a Roma, sponda Montecitorio o Palazzo Madama.

COMO Sono 13 gli ex parlamentari lariani che percepiscono una pensione parametrata agli anni spesi a Roma, sponda Montecitorio o Palazzo Madama. Il più ricco dell'elenco è l'ex democristiano Gianfranco Aliverti, che nella capitale rimase 27 anni e che per questo, oggi, percepisce una indennità mensile di 9636 euro lordi. Comasco doc, sindacalista, fu protagonista di cinque legisalture, dalla VII alla XI, definitivamente abbandonando la capitale il 14 aprile del 1994. Fu membro e presidente di diverse commissioni, sottosegretario all'Industria un in governo Andreotti del 1978.
Marte Ferrari e Renzo Pigni percepiscono il primo 8828 euro lordi di pensione, per 22 anni di servizio alla Camera dei Deputati, il secondo, per vent'anni, 8455. Ottantadue anni, sindacalista come Aliverti ma originario di Reggio Emilia, Ferrari fu a Roma per cinque mandati, sempre tra le fila del Psi: fu sottosegretario ai Lavori pubblici due volte, prima con Goria, quindi con De Mita, mentre tra il 1989 e il 1991 fu sottosegretario al Bilancio e alla programmazione economica.
Pigni è stato invece sindaco di Como, nonché tra i fondatori del Psiup lariano: originario di Fagnano Olona, è stato a Roma per quattro legisalture, ricoprendo anche l'incarico di segretario della persidenza della Camera.
Giancarlo Galli, Elia Manara e Gianfranco Tagliabue, con 15 anni di attività parlamentare all'attivo, oggi beneficiano di una pensione di 6590 euro. Galli è tuttora consigliere provinciale, ma la sua è una parabola politica molto eterogenea: fu deputato della Repubblica ma anche presidente dell'ente Provincia e sindaco di Mozzate.

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