"Telos", processo a Saronno
per un graffito sul Max Mara

Quattro giovani alla sbarra, gli amici annunciano un presidio davanti al tribunale

SARONNO (s. giu.) - «La solidarietà è un'arma, usiamola». Con questo slogan i ragazzi del centro sociale "Telos" (Territorio libero occupato saronnese), hanno lanciato un appello, dal "social network" Facebook, per organizzare un presidio al tribunale di via Varese, dove stamattina saranno processati quattro membri del collettivo.

Il giudice monocratico Alessandra Simion ha convocato le parti per le 13, ma i giovani si ritroveranno alle 12 davanti al palazzo di giustizia, pronti, come avvenuto in passato, a sostenere gli imputati.

In aula saranno alla sbarra quattro attivisti, accusati di danneggiamento in merito alla comparsa della scritta "Assassini" sulla vetrina del negozio Max Mara. Il 15 aprile 2009, intorno alle 2.40 i carabinieri notarono un ragazzo che scappava lungo corso Italia. Pensando ad un ladro, l'avevano inseguito ed avevano bloccato l'auto su cui si era rifugiato; con lui altri tre ragazzi del centro sociale con volantini, due bastoni ed un passamontagna.

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Eco di Bergamo Saronno: processo Telos