I cavalli del bisbino
a rischio macellazione

Una donna di Menaggio li avrebbe ricevuti in eredità e avrebbe dato l'assenso a portarli in un allevamento. Domenica la cattura del primo esemplare del branco

CERNOBBIO È finita la libertà per i cavalli del Monte Bisbino? Stando alle notizie trapelate dal riserbo che copre il singolare caso sembrerebbe di sì.Per loro, previa visita da parte del servizio veterinario dell’Asl, ci sarebbe il graduale passaggio a un non meglio identificato allevamento, ma è facile intuire quale potrebbe essere il successivo passaggio con la parola «fine» che tanti non vorrebbero mai sentir pronunciare: macellazione. La notizia fa riferimento a una svolta nella tormentata storia degli avelignesi che, divisi in più branchi, si trovano allo stato brado sui versanti del Bisbino tra Cernobbio, la Valle d’Intelvi e la Valle di Muggio. Domenica, infatti, dovrebbe essere catturato un esemplare maschio di tre anni che da un po’ di tempo si trova isolato sulle alture di Rovenna. Poi con una certa gradualità, con identica procedura, verrebbero catturati gli altri 22-23 esemplari, maschi e femmine, puledri compresi.
Il condizionale è d’obbligo in quanto sugli sviluppi della vicenda nessuno è disposto a parlare, ma sembrerebbe che la proprietà dei cavalli sia ascrivibile a Maria Grazia Erba di Menaggio, cognata del defunto Roberto Della Torre che, a suo dire, avrebbe «assistito l’anziano congiunto negli ultimi tre anni e nove mesi di  vita».

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