Vigili, l’inchiesta non convince
E i giudici riaprono il caso

Il gip non archivia le accuse, in quattro convocati per il concorso truccato

Non ci stanno ad archiviare le accuse basandosi solo sulla carta. E così ben due giudici delle indagini preliminari di Como hanno deciso di rimettere in discussione il caso sulle presunte irregolarità commesse dalla commissione esaminatrice dell’ormai famoso concorso dei vigili urbani, che era costato l’iscrizione nel registro degli indagati a ben sette persone. Il prossimo 23 aprile il comandante della polizia locale Vincenzo Graziani e il capo di gabinetto di Palazzo Cernezzi Tullio Saccenti sono chiamati, assieme alla terza componente della commissione Antonella Rosati e alla segretaria, Sandra Saccenti, a partecipare all’udienza in camera di consiglio per discutere della richiesta di archiviazione delle accuse a loro carico. Non è così frequente che un giudice, senza che nessuno ne faccia formale richiesta (soprattutto in un caso come quello del concorso dei vigili, dove non sono state individuate parti lese), decida di convocare un’udienza in camera di consiglio per approfondire i motivi della richiesta di archiviazione delle accuse che, evidentemente, non convincono né il gip Cremona, né il suo collega Storaci.

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