Anche Vercana ha il suo muro
che nasconde la vista del lago

L'Anas prepara un muro sul lungolago di vercana laddove il Comune voleva un pista ciclopedonale. E' polemica anche perché la barriera finirà per nascondere il lago

I muri sul lungolago non sorgono solo a Como. Così accade che l'Anas faccia un  muro di cemento armato proprio dove il Comune di Vercana ha progettato una pista ciclo-pedonale. Accade in località Fornace, dove nel luglio scorso l’esondazione di un valletto ostruì per un’intera giornata il transito sulla statale Regina.
«Il Comune ha già approvato un progetto definitivo di pista ciclo-pedonale a lago – ha detto il sindaco  Oreste Aggio – e non ha affatto intenzione di accollarsi le spese di abbattimento del muro in cemento armato appena costruito. A partire da luglio ho inviato ben tre raccomandate all’Anas al fine di concordare l’intervento di messa in sicurezza più idoneo per tutti nel tratto danneggiato dall’esondazione". Si suggeriva anche di installare un paio di punti luce, visto che il tratto, già difficile, è anche buio. Ma dall'Anas nessuna risposta.
Poi vi sono le perplessità architettoniche che fanno il paio con le polemiche sul muro di Como che nasconde il lago. Qui la situazione non è diversa di molto. Il presidente della comunità montana Marco Braga, e l’assessore provinciale e sindaco di Sorico Ivano Polledrotti osservano "che il nuovo muro, alto trenta centimetri più del preesistente, occlude la vista in direzione del lago. Era o no più logico attendersi la posa di un guard-rail, magari simile a quello di San Siro, che in base a quanto riferito dall’Anas fa parte di un programma attento ai territori turistici?"  «Senza contare - aggiungono - che se in futuro il valletto dovesse malauguratamente esondare ancora  questo muro fungerebbe da pericoloso sbarramento».

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