«All’ospedale di Cantù
l’antitetanica non c’è»

Disavventura per un paziente finito al Pronto soccorso

E la guardia medica era senza garze

Troppi incidenti domestici, secondo il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù.

Al punto che per qualche ora non è stato possibile somministrare l’antitetanica a chi la richiedeva: le scorte si sono esaurite in breve tempo. Per poi essere reintegrate qualche ora dopo.

Con disagio e proteste, tuttavia, da parte degli utenti. Pronti a denunciare l’accaduto. Mentre il servizio di continuità assistenziale - che dipende invece dall’Asl - come viene chiamata oggigiorno la guardia medica, sembra aver avuto altri problemi nell’approvvigionamento di cerotti, bisturi e garze. Almeno sempre secondo chi ha deciso di rivelare la propria esperienza.

Un caso molto particolare, affermano dagli uffici della struttura ospedaliera, per quanto riguarda almeno la prima parte della disavventura relativa all’ospedale di Cantù. Dove non si mette in discussione l’impegno di tutto il personale anche in questi giorni vicini al Ferragosto. A raccontare quanto accaduto all’ospedale di via Domea, è un paziente, il quale ha deciso di scrivere una lettera per denunciare quanto successo.

Leggi la testimonianza completa sul giornale in edicola martedì 12 agosto.

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