Altro che “raccomandata”
Con le Poste è solo un’odissea

Le proteste di un cittadino di Musso vittima del disservizio

«Se penso al tempo e alla benzina che ho buttato inutilmente...»

Quindici giorni per vedersi consegnare una raccomandata della quale aveva ricevuto l’avviso. È successo a Mauro Caligari, che lo scorso mercoledì 16 marzo ha trovato nella cassetta postale il tagliando che segnala il passaggio del postino in un’ora in cui nessuno si trovava in casa. «Mi sono così recato all’ufficio postale di Musso - racconta - per farmi consegnare la raccomandata, che era indirizzata a mia moglie, ma l’impiegata non l’ha trovata».

Svanita nel nulla

Da quel momento è iniziata la lunga e inutile ricerca, con spostamenti in auto da un ufficio all’altro: «Ho girato più uffici sulla scorta dei suggerimenti degli addetti - afferma Caligari - Nella sede centrale di Menaggio, alla fine, mi hanno assicurato che avrei trovato la raccomandata nell’ufficio di Pianello, aperto a giorni alterni, ma anche lì non ho trovato nulla. È mai possibile che un utente debba correre da un ufficio all’altro alla ricerca di una missiva per la quale il mittente ha pagato per ottenere la garanzia che arrivasse a destinazione? Solo quando ho denunciato la cosa alla stampa, ecco che la missiva è miracolosamente saltata fuori. Se penso al tempo e alla benzina che ho buttato inutilmente, mi arrabbio ancora di più».

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