Anche a San Siro arriva "Lario ferito"?

Lo sostiene Giovanni Cavalli, ex amministratore dell’originario Comune di Santa Maria Rezzonico, che guarda preoccupato soprattutto alla frazione Mastena

SAN SIRO - Il lago è ferito anche a San Siro? Lo sostiene Giovanni Cavalli, ex amministratore dell’originario Comune di Santa Maria Rezzonico, che guarda preoccupato soprattutto alla frazione Mastena. L’impresa Curti Costruzioni, che ha sede in paese, sta realizzando a ridosso di abitazioni esistenti un complesso residenziale composto da tre edifici che occuperanno una volumetria complessiva di poco inferiore ai 2.500 metri cubi: saranno quindici, alla fine, i nuovi appartamenti disponibili. «C’è il rischio che l’attività edificatoria prosegua nel prossimo futuro lungo un’ampia fascia di terreni fino ai margini di San Martino (frazione alta di San Siro) - riferisce Cavalli -. La fisionomia delle frazioni, in questo, viene snaturata, ma la domanda che sorge più spontanea è: per chi tutte queste nuove case? Possibile che non si riesca a porre un freno a una simile eccessiva edificazione e a preservare l’ambiente dall’invasione del cemento?». San Siro sta diventando un paese a due facce: nelle frazioni montane, a Camnasco in modo particolare, gli stranieri, soprattutto tedeschi, hanno ristrutturato decine e decine di vecchie abitazioni abbandonate con uno stile e un rispetto del luogo da lasciare a bocca aperta il visitatore, consentendo così a nuclei dove i residenti stanno scomparendo di tornare a vivere; più in basso le aree edificabili sono divenute preda dei costruttori e della società immobiliari: a Mastena, a poca distanza dal cantiere Curti, solo un paio d’anni fa è sorto un altro complesso di 20 appartamenti. «Mastena e Lucena sono le frazioni più a rischio - rimarca Cavalli - . I costruttori fanno il loro mestiere, mentre a mio avviso spetta alle amministrazioni porre dei paletti. Lo dico quando a San Siro sta per iniziare la campagna elettorale, sperando che i candidati possano raccogliere il mio appello».
Gianpiero Riva

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