Bassone, parole di speranza
Primo flash mob in carcere

Protagonisti i detenuti. Tra loro anche Alberto Arrighi (GUARDA IL VIDEO)

Como

Dai detenuti nelle celle del Bassone un flash mob di speranza e perdono, ed è la prima volte che una iniziativa di questo tipo trova spazio in un carcere.

Alle 15 48 detenuti delle sezioni maschile e femminile insieme (41 uomini, 7 donne) hanno concluso un percorso iniziato a luglio e nato dalla collaborazione tra la struttura diretta da Carla Santandrea e l’associazione Le Ali Morali, nell’ambito del progetto “Valori dentro”.

L’obiettivo era far prendere coscienza dei propri errori a chi è stato condannato e la partecipazione è stata proposta a tutti i presenti.

I volontari dell’associazione nelle ultime settimane sono stati più volte all’interno del carcere proprio per tenere degli incontri e dialogare con i detenuti.

Hanno aderito oltre un centinaio dei 374 totali attualmente presenti nella struttura, anche se non tutti hanno voluto prendere parte alla rappresentazione finale. Tra chi ha detto sì anche Alberto Arrighi, condannato per l’omicidio e la decapitazione di Giacomo Brambilla.

I detenuti hanno preparato dei cartelli con scritti in grande dodici valori: rispetto, onestà, coraggio, perdono, amore, generosità, gentilezza, ottimismo, gratitudine, impegno, pazienza, integrità. Ognuno ne ha scelto uno in base alle proprie motivazioni personali, se l’è nascosto sotto la giacca e al suono di una trombetta di Barnaba Ruggieri, presidente dell’associazione, tutti l’hanno sfoderato ed esibito. In seguito chi lo desiderava ha potuto esprimere singolarmente e in breve la ragione della sua scelta.n F. Man.

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Eco di Bergamo Flash Mob al Bassone