Bimbi tenuti a casa da scuola
«Ecco perché l’abbiamo fatto»

Le mamme di Montano spiegano i motivi per cui hanno tenuto a casa i bambini dalle lezioni. «Situazione difficile per un bambino vivace. Vogliamo il suo bene ma l’istituto non ci ascolta»

«Non siamo mamme cattive o che non tengono al valore della tolleranza, tutt’altro. Abbiamo a cuore la situazione, non vogliamo che il bimbo venga allontanato, vogliamo il bene di quel bambino e degli altri della classe. Ma la situazione è grave».

A parlare sono le mamme dei bambini della scuola elementare appartenente all’istituto comprensivo di Villa Guardia, dopo che lunedì scorso, di comune accordo, tutte hanno tenuto a casa i loro figli per protesta.

Le mamme dell’intera classe sono unite in un unico fronte. «Abbiamo tenuto a casa i bimbi per smuovere qualcosa. Non volevamo offendere nessuno, il nostro è stato un modo per risolvere un problema che non si può negare».

Attraverso la rappresentante di classe le mamme spiegano le loro ragioni. «Il compagno dei nostri figli è più che vivace - dicono a La Provincia - bisogna fare qualcosa e come genitori ci siamo resi disponibili a contribuire, se serve anche economicamente, per risolvere la situazione. Da tempo i nostri bimbi arrivano a casa con lividi, ci sono referti del pronto soccorso, inviati con due lettere protocollate al dirigente scolastico. Non è solo vivacità: ribaltare i banchi tanto da far evacuare una classe o tirare calci e pugni di punto in bianco e mandare al pronto soccorso compagni e insegnante è qualcosa che va oltre la normale vivacità di un bambino».

Le mamme raccontano di come la situazione a loro giudizio non sia sotto controllo e di come non si sia ancora attuato il calendario di supporto indicato ai genitori dopo la riunione scolastica del 3 aprile.

Le mamme saranno ricevute dal dirigente scolastico provinciale il 5 maggio. Nel frattempo, hanno voluto dare un segnale forte tenendo a casa i bimbi lunedì.

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