Bruco gigante in giardino
È una farfalla da guinness

Trovato in un giardino di Ponna, misura quanto una biscia

L’entomologo svela il mistero: «Specie rarissima e protetta»

Svelato il mistero del bruco gigante apparso improvvisamente nei giorni scorsi sopra una balconata in una abitazione della frazione di Ponna Inferiore.

Secondo l’entomologo intelvese Mario Colombo si tratta di una larva di “sfingide europea”, una specie protetta che da larva, in primavera ,diventa farfalla. «Nella sua fase adulta può raggiungere anche i 15 centimetri . Indubbiamente si tratta di una specie rara - dice il professor Colombo , docente all’Università Statale di Milano - oltre che di una specie protetta. Chi ha la fortuna di imbattersi in un esemplare di questo genere, deve riportarlo nel proprio habitat naturale. Sono specie innocue; non attaccano l’uomo, per questo non bisogna ucciderle , ma proteggerle. Si adattano bene all’ambiente e non creano danni all’ecosistema in cui vivono».

Immobile su una magnolia

«Si nutrono - prosegue l’esperto- essenzialmente di piante e foglie . Diventano di colore marrone e si mimetizzano con l’ambiente circostante. Grazie a questa colorazione riescono a sfuggire all’attacco di predatori, soprattutto rapaci. Nelle nostre zone - conclude il professor Colombo - è rarissimo trovare larve di queste dimensioni ».

Il bruco per diversi giorni ha attirato la curiosità degli abitanti della frazione. Gli anziani del posto non ricordano mai di averne visti di simili. Qualcuno ha addirittura pensato che potesse trattarsi di una specie introdotta abusivamente, o addirittura di qualche animale fuggito da un terrario. « Dopo essere stato raccolto - spiega Monica Traversa, ex assessore comunale , residente nella frazione - abbiamo cercato di capire di animale si trattasse. L’abbiamo fotografato e poi adagiato su un albero di magnolia dove è rimasto per alcuni giorni. Aveva la pelle liscia e variegata come un serpente e misurava una ventina di centimetri di lunghezza munito di zampe corte e robuste».

«Mai visto niente di simile»

«Abbiamo capito che si trattava di un bruco anche se di dimensioni giganti. Dopo l’iniziale stupore ci siamo documentati per capire - conclude la signora Monica - a quale specie appartenesse».

In Valle d’Intelvi, specialmente nelle zone più alte, a cavallo tra la stagione primaverile e quella estiva, è frequente avvistare colonie di farfalle variopinte che svolazzano tra un fiore e l’altro».

«Non è frequente però - come ha sottolineato ancora l’esperto - incontrare farfalle giganti».n

© RIPRODUZIONE RISERVATA