«Bus, si potevano evitare gli aumenti»
Consiglieri regionali contro la Provincia

Scontro aperto sulla situazione degli studenti pendolari nei Comuni dell’Alto Lario. Dotti e Fermi attaccano Villa Saporiti. A Dongo pronti a impegnarsi per le famiglie

La protesta sollevata in Alto Lario per il rincaro delle tariffe dei mezzi pubblici provoca l’intervento di due consiglieri regionali comaschi.

La società dei pubblici trasporti rimanda la responsabilità all’ente Provincia e quest’ultimo, che gestisce il servizio in ambito extraurbano, ha attribuito l’aumento dei costi a un taglio dei finanziamenti regionali agli enti locali. Francesco Dotti e Alessandro Fermi, quest’ultimo sottosegretario all’attuazione del programma, reagiscono così: «La teoria dello scaricabarile non funziona. La Provincia se la prenda, semmai, con il Governo, che ha tagliato ben 155 milioni di euro al trasporto pubblico locale. In provincia di Como mancano 550 mila euro e la Regione si è premurata di recuperarne almeno 105, evitando così ripercussioni troppo pesanti per gli utenti».

I due consiglieri comaschi invitano l’ente di Villa Saporiti a farsi promotore di iniziative a tutela della mobilità nelle zone più disagiate: «Non ci sembra il momento di fare polemiche. L’ente che rappresentiamo ha reperito in bilancio una somma che è servita a garantire i servizi limitando i danni. La Provincia di Como si dia da fare con azioni incisive affinchè Roma sostenga finanziariamente la mobilità in Lombardia, a cominciare dalle zone maggiormente disagiate, come il Centro e Alto Lario, dove l’unico collegamento è rappresentato dalla statale Regina».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di SABATO 7 marzo 2015

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