Campi devastati nel Pian di Spagna
Razzie senza fine di cervi e cinghiali

Gli agricoltori si sentono abbandonati, in balia degli animali selvatici viaggiano in branchi sempre più numerosi. «Servono risarcimenti, ma anche misure drastiche di contenimento delle specie»

Il Consorzio Pian di Spagna, che nel marzo scorso aveva messo a bilancio 70 mila euro per risarcire gli agricoltori che hanno subito danni da selvaggina, afferma di non avere più risorse per far fronte all’impegno.

E il braccio di ferro con la categoria di inasprisce mentre

i campi a ridosso delle abitazioni sono stati devastati, obbligando i proprietari a recintarli col filo elettrico, soluzione che costituisce un palliativo.

Più ancora del risarcimento danni, la categoria chiede una soluzione definitiva del problema e garanzie per il futuro, compreso anche il contenimento delle specie che prolificano e che, essendo più numerose, fanno danni sempre maggiori. Si cerca il confronto con le istituzioni, che però - sostengono gli agricoltori danneggiati - sono sempre più inavvicinabili.

Leggete tutti i particolari nel servizio sull’edizione odierna de La Provincia.

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