Cantù, moschea fra i capannoni
Primo via libera in Consiglio

Uno stabile in via Milano potrà diventare un luogo di culto

La Lega: «Il sindaco interpelli la gente con un referendum»

È bastato evocare la possibilità di adibire un capannone a luogo di ritrovo per pregare perché il consiglio si infiammasse un’altra volta sulla questione moschea. Con la Lega che ricorda al sindaco Claudio Bizzozero le parole spese in campagna elettorale, quando disse che un simile progetto sarebbe stato prima sottoposto a referendum popolare tra ai cittadini.

Intanto, mercoledì sera, il consiglio comunale ha dato il via libera alla richiesta pervenuta in piazza Parini da parte di Paolo Pozzoli per conto di Ades costruzioni srl di aggiungere alle destinazioni d’uso consentite per un immobile nella zona produttiva affacciata su via Milano anche quella di luogo di culto. Tra le possibilità di utilizzo per lo stabile – o meglio una porzione dello stesso – è stato chiesto di contemplare anche questa.

Ma al di là delle prescrizioni tecniche, quindi formali, il capogruppo della Lega Alessandro Brianza ha posto l’accento sull’aspetto di merito, parlando da subito di lassismo da parte della maggioranza: «Non si sa chi arriverà, cosa si farà, quando, non c’è alcun dettaglio. Per quanto ci riguarda siamo assolutamente contrari».

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