Castagnate al via, ma mancano le birolle
E il prezzo all’ingrosso schizza in alto

«Arrivano tutte dall’Est Europa e possono costare fino a 7 euro al chilogrammo»

Oggi iniziano le prime manifestazioni in Alta Valassina: aprono Caglio e Rezzago

Il caro castagne mette in difficoltà l’ottobre delle Pro loco: il frutto un tempo abbondante sulle nostre montagne, è infatti schizzato verso i quattro euro al chilo all’ingrosso, naturalmente poi dipende dal luogo d’acquisto e dalla pezzatura, in alcuni casi si sono sfiorati anche i sette euro al chilo.

Un aumento secco di anche cinquanta centesimi al chilo per marroni quasi sempre d’importazione, che parlano in gran parti dei casi lingue dell’est Europa. I castagneti sono in questo momento in deciso ritardo nella produzione e tutto quanto si troverà nei classici sacchetti bianchi arriva da oltre confine.

Castagnate insomma con ben poco di locale quelle di oggi in diversi centri dell’Erbese. Il più diretto nel descrivere la situazione è il presidente della Pro Caglio Stefano Sormani: «Le castagne localmente nei boschi non ci sono, serve ancora almeno una quindicina di giorni per averle, quindi il frutto è solo acquistato - spiega - La differenza è sul tipo di castagna comperata, noi abbiamo scelto la pezzatura più grossa e la paghiamo oggi 5,80 euro al chilogrammo, con un aumento di venti o trenta centesimi rispetto allo scorso anno. La scorsa settimana abbiamo comprato un quintale e mezzo di castagne per domenica e le abbiamo pagate 6,80 euro al chilo. In un settimana le condizioni sono cambiate perché ora il frutto è più presente nei boschi all’estero».

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