Centro accoglienza di Prestino.
Il vice presidente della coop arrestato
È l’indagine “Mafia Capitale”

La gestione del centro di accoglienza di Prestino, quello di via Sacco e Vanzetti, è affidata dallo scorso inverno alla cooperativa sociale Domus Caritatis di Roma Tor Vergata, assegnataria di un bando pubblico del Comune di Como, aggiudicato tra mille polemiche. L’ultimo riguarda la recentissima, ulteriore infornata di arresti nell’ambito dell’indagine “Mafia capitale”. Agli arresti domiciliari la Procura capitolina ha messo anche Tiziano Zuccolo, vice presidente di Domus Caritatis, l’interlocutore di una “celebre” telefonata in cui il presunto boss della associazione, il romano Salvatore Buzzi, dettava le regole sulla assegnazione e sulla spartizione dei fondi destinati all’accoglienza dei profughi.

Zuccolo è anche l’ufficiale di collegamento tra la cooperativa il Comune di Como, il principale interlocutore per tutte le pratiche inerenti la documentazione e il bando.

Sulla vicenda del centro di Prestino è (ri)intervenuto ieri il consigliere comunale Marco Butti (Fratelli d’Italia, iscritto al gruppo misto), che già a suo tempo aveva sollevato perplessità sull’assegnazione dell’appalto: «A novembre mettevo in guardia il Comune - ha detto ieri - e oggi quelle mie perplessità trovano conferma in questo ulteriore strascico dell’indagine romana».

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