Como, il vicesindaco
eletto alla Camera
Giunta “part time”

Locatelli a Roma e vuol restare anche in Comune. Tensione con FdI. La replica: «Garantisco sull’impegno»

Nemmeno il tempo di godersi l’elezione alla Camera dei Deputati per Alessandra Locatelli che già ci sono polemiche sul suo doppio incarico: quello di vicesindaco e quello di deputato. E c’è chi arriva a parlare di “giunta part time”.

Lei stessa ha ribadito anche ieri di non voler lasciare Palazzo Cernezzi, dove si occupa anche di Servizi Sociali. «Sono fermamente convinta di poter portare avanti il compito che mi è stato assegnato dal sindaco per il Comune di Como - le sue parole - e nel rispetto dei cittadini che mi hanno eletta oltre che di tante altre persone che col tempo hanno iniziato a seguirmi, a contattarmi a collaborare con le nostre azioni, e mi sostengono».

Dal canto suo il sindaco Mario Landriscina non ha chiesto alcun passo indietro al suo braccio destro. Ieri ha citato «precedenti autorevoli» di vicesindaco eletti alla Camera senza però specificare nomi. E sul caso Locatelli ha detto che «la legge lo prevede» e che il doppio ruolo «è consentito». «A me fa molto piacere - ha precisato il primo cittadino - che lei continui a impegnarsi sul territorio, ma dovrà lavorare sodo».

Tra i mal di pancia all’interno della maggioranza, in primis sempre di Fratelli d’Italia c’è anche quello nei confronti dell’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella, “colpevole” di essere poco presente a Palazzo Cernezzi in quanto dirigente all’aeroporto di Orio al Serio. Il suo incarico lo porta infatti lontano da Como per buona parte della settimana. Non a caso il suo nome è finito più volte tra quelli più probabili in uscita in caso di rimpasto.

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