Como, «Troppi tir a Camerlata
la fontana si rovina sempre»

Nini Binda: «Posizione strategica, ma le vibrazioni creano infiltrazioni d’acqua

L’abbiamo sistemata e pochi anni dopo siamo dovuti intervenire nuovamente»

Lui la fontana l’ha vista smontata. Sa come fatta e perché patisce così tanto il passare del tempo.

NiniBinda era assessore in Comune a Como quando, per i cinquant’anni della sua impresa decise di sistemare la fontana di Cesare Cattaneo e Mario Radice di cui l’architetto Gianni Biondillo, ieri su L’Ordine, diceva: «È un capolavoro della modernità, va restaurata e valorizzata».

Posizione nefasta

Binda era con gli operai mentre facevano i lavori.

«Per capire come mai si rovina così facilmente bisogna capire come è fatta - spiega -.La struttura che sostiene la fontana è costituita da tubi di acciaio con in giro palle di gesso». La posizione è strategica, dal punto vista estetico, ma disastrosa dal punto di vista della manutenzione.

«Con tutto il traffico che confluisce in quel punto le auto ma soprattutto i tir e i mezzi pesanti, - spiega -, ci sono troppe vibrazioni. Le palle si spostano leggermente, al loro interno si aprono delle fratture. Entra l’acqua, d’inverno l’acqua gela, si spacca il gesso e il gesso comincia ad ammalolarsi». Ora il livello del degrado è da allarme rosso. Anche se, Binda assicura: «Le palle non rischiano assolutamente di cadere perchè i fili del cemento armato assicurano la loro posizione tra gli anelli. Al massimo cade qualche pezzo di gesso».

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