Container per 300 migranti
Ma ancora niente area

Il prefetto Bruno Corda: «Operativi entro la metà di settembre, già partite le procedure». Non è ancora stato deciso dove metterli: ex Stecav o scalo merci?

come verrà risolta l’emergenza migranti. Ma il prefetto Bruno Corda assicura: «Noi abbiamo le idee ben chiare, ma è prematuro rivelare tutto in questa fase». L’area su cui verranno collocati i container, che metterà a disposizione il Governo, non è ancora stata individuata. A ieri sera da quanto trapelava dal Comune erano ancora in corso approfondimenti da parte degli uffici per individuare la collocazione più idonea per i moduli abitativi. Si cerca uno spazio pianeggiante non troppo distante dalla stazione San Giovanni poiché i migranti accampati da circa un mese nei giardini non vogliono fermarsi in Italia, ma sperano di riuscire, prima o poi, a passare il confine svizzero per arrivare in Germania e nei Paesi del Nord Europa. Quelle comunali nella zona sono la ex Stecav e l’area di Sant’Abbondio nei pressi dell’università mentre la Ticosa sembra essere al momento esclusa. A queste si aggiunge l’ex scalo merci che è però di proprietà privata. Le due prime scelte sono, da quanto si apprende, ex Stecav ed ex scalo merci. Spostandosi all’esterno della convalle c’è piazza D’Armi a Muggiò, ma questa collocazione risulta più complicata in termini di gestione a causa della distanza dalla stazione. C’è chi ipotizza l’area del campo sportivo di Ponte Chiasso, ma non sembra essere stata oggetto nemmeno di verifiche preliminari. «Al momento - dice ancora il rappresentante del Governo - non è opportuno dare tutte le indicazioni. Abbiamo avviato le procedure e contiamo di essere operativi molto prima della stagione autunnale, prima della metà di settembre». Un mese al massimo, quindi, per trasferire i migranti nei container. «L’arco temporale - precisa Corda - dipende dai tempi di fornitura dei moduli abitativi, che saranno noleggiati secondo le procedure di legge».

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