Crac di Porto Letizia
prime condanne a Porlezza

Hanno patteggiato i quattro ex amministratori accusati di bancarotta fraudolenta. Pene variabili da due anni a 18 mesi di carcere per il maxi insediamento di 140 mila metri cubi

Il domino fallimentare all’ombra dei 140mila metri cubi di cemento di Porto Letizia finisce per abbattersi sugli ex amministratori e porta alle prime condanne.

Hanno patteggiato tutti i quattro imputati finiti sotto accusa per la bancarotta fraudolenta della Morganite Gestioni srl, ovvero gli ex amministratori unici, la varesina Cristina Gussoni e Achille Ardito, l’ex liquidatore della società Nicola Di Luccio e il porlezzese Fabio Butti, 39 anni, che nella sua qualità di amministratore della Panta Rei di Porlezza e rappresentante legale della Porto Letizia Gestioni srl avrebbe contribuito a dissipare parte del patrimonio della società dichiarata fallita nel 2010.

Martedì mattina in udienza preliminare, il giudice Ferdinando Buatier de Mongeot ha ratificato i patteggiamenti: 2 anni di carcere - la pena più alta - per Cristina Gussoni; 1 anno e 8 mesi a testa per Fabio Butti e Achille Ardito; un anno e mezzo per Di Luccio.

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