Donna vittima di stalking
In tribunale con un coltello

La donna andava all’udienza di un processo con l’arma in tasca. Scoperta all’ingresso dalle guardie grazie al metal detector

Il metal detector ha suonato a lungo. «Signora, scusi, ha oggetti di metallo in tasca?». E così è spuntato il coltello.

Le guardie giurate della Gsi, che presidiano costantemente l’ingresso del Tribunale, hanno fermato una donna di 35 anni, residente in Canton Ticino, che doveva andare in un’aula per un processo. Per la precisione la donna era parte lesa in una causa per stalking e doveva quindi partecipare all’udienza anche per raccontare quello che le era capitato.

Le guardie hanno così controllato la borsetta della signora, come da prassi, ma il metal detector non smetteva di suonare. «Scusi, signora, ma oltre alla borsetta, ha qualche oggetto di metallo in tasca? Chiavi, monete?».

Altro che chiavi o monete. La donna, come se nulla fosse, ha estratto dalla tasca un coltello a serramanico. «Lo porto sempre con me, come autodifesa».

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