Dopo i tavolini dei bar ora tocca alle fioriere. Spallino: «Vietiamole»

L’assessore all’Urbanistica contesta i maxi vasi. «Le piazze sono dei cittadini, non dei locali». Allo studio un documento per abolirle in centro

Prima è toccato a sedie, tavolini e tende che sono sotto la lente di ingrandimento del consiglio comunale che sta discutendo il nuovo regolamento (nel video le principali novità previste dal Comune a partire dal 31 dicembre prossimo).

Adesso è l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino a scagliarsi contro le fioriere, soprattutto contro quelle con piante voluminose, collocate da baristi e ristoratori per delimitare l’area occupata da sedie e tavolini. «Il problema - dice Spallino - è che i bar vogliono transennare le aree, ma io replico che le piazze non sono loro e che in tutto il mondo i locali si distinguono per i colori delle tovaglie o per la gestione, non per le piante alte due metri».

Piante che, secondo il titolare dell’urbanistica, non sono un elemento di decoro. Lui vorrebbe veder cancellato l’articolo 22 del nuovo regolamento che, alla lettera d parla di «vasi e fioriere di dimensioni contenute, in materiali pregiati, quali il cotto, la pietra lavorata, il metallo verniciato nel colore dei tavoli e delle sedie, il legno anticato e simili; le essenze devono essere di altezza ridotta allo scopo di non costituire barriere alla visuale».

E per eliminarlo è possibile che la lista che sostiene Spallino, Como Civica, presenti lunedì sera un emendamento.

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