Ebola, anche Como si prepara
Posti letto e kit d’emergenza

Tute, mascherine e occhiali a bordo dell’automedica. Al Sant’Anna percorsi speciali in isolamento

«Il caso dell’altro giorno è stato il primo, da quando c’è l’allarme Ebola, che abbia fatto attivare le procedure di allerta. Al Sant’Anna, fino a quel momento, non c’erano stati altri episodi». Domenico Santoro, primario dell’unità operativa di Malattie infettive del Sant’Anna, conferma che l’episodio di martedì scorso, riportato da La Provincia, è stato il primo a Como. Una preoccupazione fortunatamente rientrata, visto che - dopo un viaggio in Senegal - manifestava sintomi sospetti, in realtà era alle prese con un’infezione molto meno grave.

La vicenda ha messo in moto tutte le procedure d’allerta. Al Sant’Anna,infatti, è stato istituito un gruppo di lavoro per la gestione dei casi sospetti e ci sono due letti riservati.

«Il paziente si è presentato al Pronto soccorso – spiega Santoro – quindi dopo una prima valutazione dei sintomi, è stato portato in una stanza di isolamento dove sono state fatte tutte le analisi».

Prima l’isolamento al pronto soccorso, dove è presente una stanza dedicata ai casi di patologie con rischio di contagio, poi il paziente è stato ricoverato - con un trasporto in sicurezza - nel reparto di Malattie infettive. Oltre alle analisi cliniche la procedura prevede l’utilizzo di protezioni per il personale sanitario.

Il gruppo di lavoro per l’emergenza Ebola coinvolge anche l’Asl e il servizio di emergenza e urgenza (Areu). Il paziente questa volta e si è presentato da solo al pronto soccorso, ma il primo contatto con una persona affetta dal virus potrebbe avvenire anche attraverso il 118. Ecco perché le auto del soccorso sanitario, dove sono presenti personale medico e infermieristico, sono state dotate di un “kit Ebola”.

Si tratta di uno zaino contenente tute di protezione, guanti, occhiali e maschere facciali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA