Erba, al Romagnosi il fai da te dei genitori

Tapparelle rotte, muri scrostati e caloriferi a singhiozzo: ma la Provincia non interverrà fino al 2016, «Abbiamo organizzato una lotteria per raccogliere fondi. E faremo da soli le tende da mettere in classe»

Muri scrostati, tapparelle rotte, riscaldamento che fa le bizze. E pochissimi soldi per la manutenzione. In attesa che la Provincia di Como intervenga per sistemare serramenti e infissi dell’Istituto Romagnosi - i lavori sono previsti per il 2016, bilancio permettendo - sono i genitori a darsi da fare: «Abbiamo organizzato una lotteria per raccogliere fondi - dice Simona Fumagalli, presidente dell’associazione genitori - e stiamo imbiancando le aule. Ma i nostri ragazzi non possono aspettare fino al 2016, la manutenzione straordinaria non è più rimandabile».

I problemi, nella scuola di via Carducci, sono tanti. «Basti pensare alle finestre con i vetri rotti: quello dell’ufficio del vicepreside è stato spaccato alla fine di novembre e non è l’unico caso. Quanto ai serramenti, ci sono dieci aule in cui le tapparelle non si muovono più: non si possono nemmeno proiettare filmati, c’è sempre troppa luce».

I soldi a bilancio

La Provincia di Como, nel piano triennale delle opere pubbliche, ha previsto per il 2016 un investimento di 700mila per la manutenzione straordinaria dell’edificio: «Ma i nostri ragazzi - dice la Fumagalli - non possono aspettare tanto. Almeno gli interventi più urgenti andrebbero anticipati».

Nell’attesa, i genitori hanno deciso di rimboccarsi le maniche. «Non possiamo fare granché - premette il presidente dell’associazione - ma non vogliamo neanche stare a guardare. Pochi giorni fa ci siamo inventati una lotteria all’insegna del motto “Mettiamoci in gioco contro la crisi che toglie fondi alla scuola” e abbiamo raccolto 550 euro. Nel corso dei prossimi mesi troveremo altre fonti di finanziamento». Questi soldi, in particolare, sono stati utilizzati per pagare la vernice: «Stiamo imbiancando volontariamente alcune aule della scuola, quelle dove i muri erano ormai scrostati. Abbiamo comprato la vernice a basso costo grazie alla generosità di alcuni negozi del territorio».

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