Facchinetti: «Vittima di persone sbagliate
Il progetto per Consonno però va avanti»

Dj Francesco: «Cerco interlocutori seri per rivitalizzare l’ex Las Vegas della Brianza, ora fantasma». «Il mio referente non aveva alcun mandato. Il mio sogno? Resta la Citta per i giovani»

«Purtroppo è tipico di un Paese come l’Italia: per la vicenda di Consonno, mi sono accorto che la persona con cui mi sono relazionato non aveva nessun tipo di mandato con la proprietà. Sono andato ad appurare il tutto. E ho appurato che questa roba, in effetti, è vera. E’ un sentimento negativo su una cosa positiva che è andata a intaccare anche i miei papabili finanziatori».

A confidarsi è Francesco Facchinetti, lo showman di casa a Mariano Comense, deluso per essersi sentito sgambettato nel primo passo del progetto in cui crede, la Città dei Giovani. Facchinetti comunque insiste nel voler riqualificare il borgo fantasma nel Lecchese.

«E’ un’idea a cui tengo e che mi piacerebbe realizzare. Per questo, dopo averne già parlato con il sindaco, ne discuterò anche con i veri proprietari».

E’ dispiaciuto Facchinetti per l’accaduto. C’era stato persino un incontro personale con l’immobiliare, con sede a Milano, di Walter Zandonà, dopo l’annuncio messo su Internet, in cui si metteva in vendita Consonno a 12 milioni di euro. «Sono successe un po’ di cose spiacevoli - dice Facchinetti - ho avuto la fortuna di incontrare il sindaco (Rocco Briganti, ndr, sindaco di Olginate, Comune di cui Consonno fa parte), una persona incredibile. Mi ha raccontato lo stato dell’arte del borgo, che non è così semplice e lineare. E’ una questione un po’ complessa ma il sindaco mi ha detto “quando sarai pronto sarò pronto ad ascoltarti”».

I servizi su “La Provincia” di giovedì 26 febbraio 2015

© RIPRODUZIONE RISERVATA