Fenegrò: muore a 46 anni,
lascia una bimba di sette

Lutto per la scomparsa di Roberto Canobbio , portato via, in soli tre mesi da un tumore al cervello che non gli ha lasciato scampo

La festa del papà, il cuoricino regalatogli dalla sua bambina, sono stati gli ultimi istanti di gioia per Roberto, portato via, in soli tre mesi da un tumore al cervello che non gli ha lasciato scampo e ha sconfitto ogni sua resistenza.

Lui, Roberto Canobbio, 46 anni originario del paese, ha fatto appena in tempo a festeggiare con Alice, la sua bambina di 7 anni che amava più di ogni cosa, la festa del papà.

Poi si è addormentato per sempre all’Hospice di Mariano Comense, assistito amorevolmente dai volontari de “Il Mantello”.

Roberto lavorava ad Asso come Asa in una casa di riposo ed era tornato a vivere a Fenegrò, il paese di origine del padre.

«Era un bravo ragazzo, viveva per la sua bambina»è il commosso ricordo dello zio Luigino Canobbio che in questi difficili mesi è stato vicino ad Annalisa Del Ninno, 39 anni, la moglie da cui Roberto era separato, ma che da quando, a dicembre, l’uomo ha cominciato a stare male non lo ha mai lasciato un istante da solo a combattere contro quel terribile tumore al cervello inoperabile.

«Non è facile parlare di lui ora. Era una persona molto, molto generosa, altruista, un papà fantastico,sempre presente»dice commossa la moglie Annalisa.

Per Alice che vive con la mamma a Cadorago e frequenta la seconda elementare lui avrebbe fatto qualsiasi cosa.

«È la luce dei miei occhi, diceva sempre Roberto di Alice. E per lei, lui era un vero eroe. Avevano un rapporto speciale, erano molto complici» ricorda Annalisa.

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