«Feste e salamelle, la casa perde valore»
I vicini chiedono i danni alla Polisportiva

Due coniugi querelano l’associazione e vogliono 50 mila euro di risarcimento

Nel mirino anche i fischi dell’arbitro e il via vai delle auto

Casa svalutata.Danni alla salute e altri non meglio definiti danni esistenziali. La causa? Le feste troppo rumorose al Centro di vita associativa (Cva).

Al centro del contenzioso c’è la Polisportiva binaghese, citata in giudizio davanti al Tribunale di Como per una richiesta di risarcimento danni quantificata in 50.000 euro.

A presentare la querela sono stati Carlo Lucca e la moglie Elisa Martino che risiedono nelle vicinanze dell’impianto.

Sotto accusa la festa della birra organizzata con finalità benefiche dal gruppo Dama (non citato in giudizio) e la Festa per lo sport promossa dalla Polisportiva per autofinanziarsi.

Le lamentele riguardano non soltanto le feste, ma anche le attività sportive praticate al centro: la musica, l’arbitro che fischia, le esalazioni, il traffico, il fumo della carne cotta alla griglia.

L’udienza è stata fissata per il 25 settembre.

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