Frontalieri, salari salvi?
«C’è chi ci rimetterà»

Dopo le proiezioni fermento sui social

Nuova tassazione per i frontalieri, per il sindacato la riforma contributiva è progressiva ed equa. Ma i lavoratori sui social sono furiosi e temono di essere penalizzati. Il nostro quotidiano ha pubblicato delle proiezioni Unia per stimare le imposte quando Italia e Svizzera ratificheranno il nuovo accordo.

La tassazione entrerà in vigore non prima del 2018, nel successivo decennio ci sarà un periodo transitorio per spostare le imposte gradualmente verso il nostro paese. Secondo queste proiezioni i frontalieri con gli stipendi bassi, di certo sui 30mila franchi annui, non subiranno stangate, anzi nel primo periodo il passaggio sarà perfino vantaggioso. Dovranno contribuire di più, ma solo in là nel tempo, i lavoratori con stipendi più alti, oltre gli 80mila euro.

Ma secondo il sindacato svizzero Ocst quando la riforma andrà a regime i frontalieri avranno perdite salariali più corpose. Tra il 3 e il 12% per uno stipendio di 3mila franchi lordi mensili, tra l’11 e il 17% per una busta paga da 4mila franchi, tra il 14 e il 20 per 5mila franchi, tra il 16 e il 21 per 6mila, tra il 18 e il 22 per 7mila e per 10mila franchi mensili una perdita salariale compresa tra il 24 e il 28%.

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