Gianni fa il pane da 55 anni
E a Breccia è un’istituzione

Prima lavorò a Cagliari, dal 1980 titolare del panificio del quartiere

Ha portato qui le ricette sarde. «Ma in tanti vanno al supermercato»

Breccia

Un panettiere con la passione del calcio, che trent’anni fa ha portato un pizzico di Sardegna all’ombra del campanile di San Cassiano. Gianni Suella, dell’omonimo panificio, a Breccia lo conoscono tutti, soprattutto gli anziani che ogni mattina vanno a trovarlo per comprare il pane fresco per il pranzo.

Un locale storico, quello gestito dal signor Gianni, che esiste ufficialmente fin dagli anni Trenta del secolo scorso, e che in ogni muro e su ogni tavolo porta ancora i segni di un passato che fu. Tra impastatrici e macchine automatiche per tagliare e dare forma all’impasto, infatti, resistono antiche bilance, vecchie ceste traforate per contenere michette e bocconcini, e una lavagna su cui ancora ogni giorno, gesso alla mano, vengono scritti i quantitativi di pane, pizza e focacce da portare a negozi e botteghe. «Il panificio ufficialmente esiste dal 1930, ma in realtà è molto più vecchio – spiega Suella – l’edificio è stato costruito a inizio Novecento al posto di vecchie stalle per cavalli e da allora ha avuto solo due proprietari». Gianni l’ha acquistato nel 1980, pochi anni dopo essere arrivato a Como da Cagliari, e da allora lo gestisce anche grazie all’aiuto dei figli.

Iniziò all’età di 11 anni

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