La tragica fine di Albanese
Accoltellato da 4 mani diverse
Ecco chi sono gli arrestati

Sono accusati di avere ucciso a coltellate e poi sotterrato in giardino il corpo del 33 enne

GUARDA IL VIDEO CON LA RICOSTRUZIONE DELLA POLIZIA

Lo hanno seviziato passandosi di mano il coltello e colpendolo trenta volte, poi lo hanno seppellito in un bosco: è morto così, Ernesto Albanese, il trentatreenne di cui è stato trovato all’inizio di ottobre il cadavere sepolto nel giardino di una villetta a Guanzate.

Ucciso per tre motivi: per un debito di droga contratto con il boss, per avere picchiato al bar uno del giro, facendogli fare una figura meschina, e soprattutto per le accuse lanciate via facebook. Quelle sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Gli arrestati per omicidio pluriaggravato, sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere sono Filippo Internicola, un 42enne nato a Tradate, suo fratello Andrea Internicola, nato a Lurago Marinone di quattro anni più vecchio, Rodolfo Locatelli, 39enne nato a Cantù, Luciano Nocera, 46enne di Giffone (Reggio Calabria), Francesco Virgato, 44enne di Mariano Comense e Silvano Melillo, 55enne di Oleggio (Novara). L’ultimo è accusato solo di occultamento di cadavere. Tutti si trovano già da tempo in carcere, per cui le ordinanze firmate dal gip di Como sono state notificate nei luoghi di detenzione. La stessa vittima avrebbe già dovuto essere in carcere, se non fosse stata uccisa.

Le indagini sono partite dopo che a giugno una coppia che abitava nella stessa corte di Albanese, a Bulgorello, ha denunciato che tre uomini avevano sparato tre colpi ad altezza d’uomo. Un informatore ha rivelato alla polizia che il bersaglio non era lei ma Albanese, e alcuni giorni dopo ha aggiunto che lo stesso Albanese era stato ucciso, facendo i nomi dei quattro che hanno partecipato materialmente al delitto, e del quinto, Filippo Internicola, che non prese parte all’esecuzione perché malato, ma che è comunque chiamato a rispondere dell’omicidio.

Sul giornale di domani la ricostruzione completa dell’accaduto

© RIPRODUZIONE RISERVATA