«Ho agganci, ti porto al Grande Fratello»
Condannato a diciotto mesi per truffa

Rovello Luigi Strazzera, 33 anni, avrebbe cercato di incassare denaro da una conoscente

Millantando conoscenze personali garantiva un posto nella Casa del Grande Fratello in cambio di denaro, ma il non mantenere la promessa a una donna gli è costato caro.

È stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione per un uomo di 33 anni residente in paese (ai domiciliari per altra causa), che era accusato anche di falsificazione.

La sentenza è stata pronunciata ieri mattina dal giudice del tribunale di Monza, Angela Colella.

Il giudice ha accolto in pieno le richieste fatte dalla Procura di Monza attraverso il vice procuratore onorario. I fatti risalgono al 2010. Nel mirino degli investigatori sono finiti alcuni assegni che l’imputato avrebbe alterato falsificandone la firma.

Secondo la versione fornita dalla vittima di quello che per il giudice era un raggiro, l’imputato l’avrebbe accompagnata a ritirare un blocchetto di assegni, tentando di convincerla a incassarli in un ufficio postale in modo da garantirsi con il denaro l’accesso al “Grande Fratello”.

«Mi aveva detto – aveva raccontato la signora alla precedente udienza – che conosceva persone importanti della trasmissione. Che mi avrebbe fatto entrare. Siamo andati insieme a ritirare i blocchetti degli assegni, ma poi mia madre mi ha sconsigliato di dargli l’assegno come aveva richiesto. L’ho ascoltata».

In qualche modo l’imputato sarebbe venuto in possesso degli assegni: per l’accusa li aveva sfilati alla legittima quanto ignara proprietaria, per la difesa, invece, glieli avrebbe consegnati l signora di sua spontanea volontà.

La partecipazione al Grande Fratello è rimasto un sogno nel cassetto, ma l’imputato è stato condannato.

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