Il governo toglie altri soldi a Como
«A rischio i servizi per i cittadini»

Il Comune dovrà restituire a Roma 3,2 milioni di euro in più rispetto all’anno scorso

Riecco il “diabolico” Fondo di solidarietà. Ancora brutte notizie per Como, questa volta pubblicate ufficialmente dal dipartimento Finanza locale sul sito del ministero dell’Interno. Il saldo per il Comune resta negativo, il problema è che arriva un’ulteriore sforbiciata, dopo i pesantissimi tagli effettuati da Roma l’anno scorso. Palazzo Cernezzi dovrà alimentare questo fondo restituendo allo Stato qualcosa come 11 milioni e 214mila euro. Rispetto al 2014, l’aumento supera i tre milioni (per la precisione si tratta di 3.231.019 euro). Tutti soldi in meno nelle casse dell’amministrazione. Per ogni comasco 38 euro in meno, stando ai calcoli della Cgia di Mestre, ed ecco che si capisce perché il sindaco Mario Lucini e l’assessore al Bilancio Paolo Frisoni lancino l’allarme spiegando che «sono a rischio i servizi per i cittadini».

Un miliardo e mezzo in meno ai Comuni italiani, questo l’effetto della Legge di stabilità 2015 e - in misura meno consistente - di altre disposizioni variate tra il 2012 e il 2014. Como, tra l’altro, figura ancora una volta ai primi posti nella classifica delle città più penalizzate, per motivi che a Palazzo Cernezzi nessuno riesce ancora a spiegarsi, visto che i conti qui sono sempre stati in ordine.

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