Il sogno di Marco appeso a un filo
oggi diventa realtà a Cantù

I volontari civici esaudiscono il piccolo disabile

che aveva affidato la letterina a un palloncino

Nella sua letterina a Babbo Natale non ha chiesto altro che una pianola e i giochi tattili. Poche parole, scritte a biro, che hanno viaggiato appese a un palloncino verde, il colore per antonomasia della speranza. Per atterrare soltanto pochi chilometri dopo: in linea d’aria, esattamente otto, come gli anni della sua età.

Lo scritto di Marco - nome di fantasia - affetto da una grave patologia, utente di Villa Santa Maria, il centro neuropsichiatrico infantile di Ponzate di Tavernerio, è finito proprio al di fuori della porta dei Volontari Civici di Cantù.

Il gruppo impegnato nelle asfaltature e manutenzioni, per un giorno, questa mattina, si sostituirà a Santa Claus, per portare i doni al bimbo e anche a qualche altro suo coetaneo. Perché nel frattempo si sono aggiunte altre persone desiderose di regalare qualche giocattolo ai bimbi di Villa Santa Maria.

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