Imu e rifiuti mai pagati, Fino cambia
Una ditta ligure per stanare gli evasori

La Ica di La Spezia incasserà gli importi dei tributi inevasi per conto del Comune. Il buco maggiore dalla tassa sulla spazzatura, a seguire la casa e i servizi scolastici

Il Comune si affida a una ditta per riscuotere i suoi crediti.

Con una determina datata 17 marzo, l’Amministrazione comunale di Fino Mornasco ha dato mandato fino 31 dicembre alla società Ica di La Spezia di riscuotere coattivamente le entrate tributarie e comunali non pagate dai cittadini.

Si fa eccezione soltanto per le multe, le sanzioni del Codice della strada.

Si tratta di debiti vecchi, quasi antichi, soldi pubblici che rischiano di sparire nel nulla.

L’importo complessivo che manca dalle casse comunali ammonta a circa 200mila euro. È una cifra che, nonostante ripetuti tentativi, non riesce ad essere scalfita.

L’ammanco più grave riguarda i pagamenti della tassa sui rifiuti, oggi compresa nella Tari, ma ai tempi chiamata Tares e Tarsu, nelle decine di volte che nel bel paese cambiano i nomi, ma non la sostanza.

Sotto la lente d’ingrandimento anche l’Imu e l’Ici non saldate. Anche nei pagamenti dei servizi scolastici i conti non tornano, anche se in misura molto minore, i finesi hanno evaso per meno di 10mila euro la mensa e il trasporto, laddove per altro le tariffe sono ben lontane da coprire i costi.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di GIOVEDÌ 19 marzo 2015

© RIPRODUZIONE RISERVATA