Jean Monnet, traffico indisciplinato
Le prove generali per la rotatoria

Sopralluogo di un ingegnere della Redas di Milano per un esame dei problemi. L’assessore alla Mobilità: «Potrebbe costare 100mila euro, metà a carico nostro»

Le cattive abitudini non muoiono mai. Né tra i genitori, né tra i ragazzi diretti al Jean Monnet che, nonostante lo spartitraffico in plastica messo per evitare manovre e attraversamenti pericolosi, continuano a perpetrare atteggiamenti non corretti.

È questa l’impressione che l’assessore alla Mobilità, Stefano Marelli, ha avuto ieri mattina dopo il sopralluogo condotto all’esterno dell’istituto superiore di via Santa Caterina da Siena dove ogni giorno convergono più di 1.800 studenti oltre agli insegnanti e al personale scolastico.

Verificare le condizioni del traffico

L’intenzione era verificare, insieme all’ingegner Thomas Valentini della Redas di Milano (società che sta revisionando il piano urbano del traffico), le criticità che un tale congestionamento di mezzi e di persone genera e purtroppo le conferme non sono mancate.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di SABATO 4 ottobre 2014

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