La beffa delle telecamere rotte da 4 anni
«Dall’assicurazione soltanto le briciole»

Nuovi retroscena nella vicenda dell’impianto di videosorveglianza di Alserio

Il sindaco: «Rese inservibili dal temporale ma rimborsate con il gontagocce»

Fa ancora parlare in paese il caso delle telecamere della videosorveglianza comunale, pagate 45mila euro, e ferme da quattro anni, da quando un fulmine di un temporale estivo fece saltare il sistema.

La vicenda confermata dal sindaco, Stefano Colzani, nel corso dell’assemblea pubblica sulla sicurezza che si è tenuta a inizio settimana ha scatenato la bagarre delle minoranze e ora si arricchisce di un nuovo capitolo che viene raccontato dallo stesso sindaco.

Le telecamere sono posizionate in quattro punti strategici per il controllo del territorio comunale: l’area del Giardini a lago, il Municipio, Piazza Mazzini e il cimitero comunale. La spesa per la posa, quando ancora la finanza pubblica non aveva tutti i legacci e i lacciuoli dei limiti di spesa e del patto di stabilità, venne sostenuta per il 70 per cento da Regione Lombardia e per il 30 per cento dalle casse stesse dell’ente comunale.

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