La moneta del futuro?
«Inventata da noi»

Rivoluzionaria start up di due studenti comaschi: «Così i nostri soldi virtuali cambieranno il mondo»

La moneta del futuro la inventano due studenti del Politecnico di Como.

Matteo Assinnata e Lorenzo Gavazzeni, 22 anni, iscritti a ingegneria informatica, hanno vinto il “Che Banca! Granprix”, un concorso promosso da MedioBanca e dal Politecnico di Milano. Per ragionare sulle smart money si sono candidate 69 start up, 14 le finaliste e quattro le premiate a Roma il primo ottobre scorso, con un assegno da 25mila euro e un anno di incubazione al Polihub, il motore dell’ateneo per concretizzare le idee in business. Vaglia e “pagherò” possono pure andare in pensione, le idee dei vincitori sono rivoluzionarie.

Matteo e Lorenzo hanno costruito il progetto Cryptodeer, che vuole scavalcare i più famosi Bitcoin, moneta elettronica creata nel 2009 e in uso nel mondo di internet. Qui non ci sono banche centrali e banconote da stampare, la nuova criptomoneta dei due ingegneri, i Tetra, abbatte il costo della creazione della valuta eliminando la speculazione e la volatilità del valore. Questo settore di ricerca è una frontiera tutta da scoprire: negli ultimi cinque anni, nel mondo, gli investimenti nella finanza tecnologica sono triplicati, toccano i tre miliardi di dollari l’anno. «La nostra start up si occupa di un network per effettuare pagamenti attraverso una valuta virtuale, che non ha costi di transazione e ha un valore fisso- così spiega Assinnata - Questo è il servizio che si offre di base, ma in più forniamo servizi ai gruppi di privati investitori competitivi a sistemi come Visa e Mastercard».

Cryptodeer sta riscuotendo tanto interesse. Matteo e Lorenzo in questi giorni stanno girando l’Italia per creare una rete di contatti e di affari, movimenti che, confessano loro, stanno mettendo a rischio la preparazione per gli esami del loro corso di laurea. Dovranno fare un doppio lavoro ora che l’ateneo si è impegnato per un anno a seguirli da vicino per implementare la start up e trasformarla in una impresa. Così, forse, un domani, pagheremo tutti con semplicità attraverso Facebook e Messanger.

«Non credo che il futuro dei pagamenti siano i social network - spiega ancora Matteo Assinnata - penso invece che occorra creare servizi decentralizzati per le monete, dove gli utenti o i gruppi di utenti possono effettuare transazioni libere in un circuito privato. Come se ognuno potesse costruirsi la propria moneta».

Gli altri vincitori dello speciale gran premio hanno ideato un portale di ricerca destinato alle piccole medie imprese, una applicazione mobile per accedere alle valutazioni del rischio finanziario e una piattaforma che supporta gli investitori istituzionali nel trading. n S. Bac.

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