La scuola materna di Figliaro scoppia
«Mia figlia fuori, devo pagare il doppio»

«La frequenza a Binago mi costa trecento euro invece di centocinquanta». Sindaco e parroco concordano: «Un altro asilo per il momento non serve»

Posti limitati alla scuola materna di Figliaro, la figlia resta fuori. Proteste della mamma, che contesta il metodo usato e la ridotta capienza della scuola dell’infanzia rispetto alla crescita del paese.

«Avevo partecipato all’open day del 16 gennaio, in risposta all’invito inviato alle famiglie dei bimbi nati nel 2012 e 2013 – spiega Luciana Scalise – In quella sede, non era stato specificato che i posti vacanti fossero 18. Era stato detto che davano la priorità ai bambini del 2012 residenti e, in caso di posti liberi, avrebbero inserito bimbi del 2013 e i non residenti».

Una doccia fredda l’esclusione della sua piccola.

«Per me era sottinteso che mia figlia sarebbe stata accettata, perché nata nel 2012 e residente – aggiunge Scalise – Quando ho portato la domanda d’iscrizione il 4 febbraio (termine 16 febbraio), mi è stato risposto che era inutile che la presentassi perché la mia bimba era la ventottesima e i posti erano 18. Solo allora ho scoperto che i posti erano limitati; se l’avessi saputo prima, mi sarei iscritta subito. Ho comunque presentato la domanda. Mi era stato detto che, quando fosse stata stilata la graduatoria definitiva, le famiglie dei bimbi esclusi sarebbero state chiamate per informarle. Non essendo stata contattata, ero convinta che mia figlia fosse stata accettata. Ho telefonato per avere conferma e invece ho saputo che la mia bimba era la diciannovesima in graduatoria e che per quest’anno resta fuori».

A quel punto, la mamma ha iscritto la figlioletta alla scuola dell’infanzia di Binago. «Essendo non residente, mi costa il doppio, sui 300 euro, quando a Figliaro avrei pagato 150».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 25 marzo 2015

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