Le note della Baradello
in aiuto all’Ozanam

Concerto di Capodanno della Famiglia Comasca. Platea e loggione gremiti e una significativa presenza anche nei palchi, nonostante l’ingresso fosse riservato a soci ed invitati

COMO

È andata in scena nel pomeriggio, al teatro Sociale, l’edizione numero 26 del concerto di Capodanno proposto dalla “Famiglia Comasca”. Platea e loggione gremiti e una significativa presenza anche nei palchi, nonostante l’ingresso fosse riservato a soci ed invitati.

Un pomeriggio coordinato dal presidente della “Famiglia”, Piercesare Bordoli, presentato dall’attore nostrano Diego Gaffuri edanimato dalla banda “Baradello”, presieduta da Giacomo Griante - un vero “primus inter pares”, in quanto è uno dei musicanti - e diretta dal maestro Ettore Anzani. Le parti vocali sono state affidate affidate al tenore comasco Bernardo Peduzzi ed al soprano giapponese Noboru Aomori, quelle strumentali solistiche al violoncellista Andrea Scacchi, nipote di uno degli storici pionieri della banda, e al pianista russo Vsevolod Dvorkin.

Piercesare Bordoli ha invitato il pubblico, durante il proprio discorso nella pausa di metà concerto, a dare sostegno alla Piccola Casa “Federico Ozanam”, l’associazione per l’assistenza ai bisognosi che conduce la struttura di via Cosenz, soprattutto per anziani soli, quella di via Leoni, soprattutto per anziane in difficoltà, e, in cogestione con la Caritas diocesana, il presidio storico di via Napoleona , dal 1 novembre 2010 dormitorio comunale permanente per persone senza fissa dimora, ed alla Fondazione “Ca’ d’Industria” Onlus, che gestisce l’omonima Residenza sanitaria assistenziale per anziani in via Brambilla, l’istituto geriatrico di via Varesina 118/A a Rebbio e la Rsa “Le Camelie” (via Bignanico 20) per anziani non autosufficienti: «È giusto il sostenere i bisognosi di Paesi lontani, ma è altrettanto giusto il non dimenticarsi che il bisogno c’è anche nella nostra terra».

Bordoli ha inoltre ricapitolato i risultati raggiunti dalla “Famiglia Comasca” nel 2013, in particolare il riassetto del piroscafo “Patria”, il rilancio della sezione dialetto e l’avvio di restauri nella basilica di San Fedele, e ringraziato per il sostegno il numero uno dell’amministrazione provinciale, Leonardo Carioni, presente in sala, ed il prefetto uscente, Michele Tortora.

Maurizio Del Sordo

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